1980-2020 Malgrado tutto… aspettando i quarant’anni
1985. Cinque numeri in un anno. A gennaio in prima pagina l’apertura e affidata alla firma del decreto di finanziamento del teatro Regina Margherita chiuso da oltre venticinque anni. L’assessore regionale ai Beni culturali Luciano Ordile ha destinato per il restauro 248 milioni. Si annuncia addirittura l’apertura nel 1986.
L’editoriale di questo numero, “Giudici, Giornali e Libertà” è firmato daNatale Conti, segretario del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, ed è dedicato alla libertà di stampa: annuncia il convegno, organizzato proprio da Malgrado tutto, dedicato al “Ruolo della stampa minore nel territorio” svoltosi il 13 gennaio al Circolo di Cultura alla presenza dello scrittore Leonardo Sciascia. In terza pagina il racconto di Gesualdo Bufalino “Il vecchio e l’albero”. A pagina 5, invece, l’intervista di Giancarlo Macaluso al professor Antonino Sodaro, medico racalmutese a Roma, esperto di ipnosi.
Il numero del mese di aprile apre con l’intervento di Leonardo Sciascia al convegno sul ruolo dei giornali locali: “Opposizione concreta”. Scrive Sciascia: “La carenza che trovo nei giornali locali è questa: poca attenzione all’amministrazione della giustizia e tanta attenzione a episodi di sottocultura… I giornali locali dovrebbero fare opposizione seria sui fatti quotidiani, sulle cose da fare prendendo così il ruolo di opposizione vera che in molte amministrazioni viene mancando. Opposizione quindi non per principio, per il gusto di farla; ma opposizione sulle cose concrete”. In terza pagina ancora un racconto tratto da “Gli amici della Noce”. Dopo i precedenti racconti di Sciascia, Collura e Bufalino, viene pubblicato “Il fosso” di Vincenzo Consolo – scrittore di Sant’Agata di Militello amico di Sciascia e anche lui come Bufalino molto legato a Malgrado tutto – con una incisione di Luigi Guerricchio. All’interno due pagine dedicate alla conclusione della mostra di Pietro D’Asaro con articoli di Angelo Sferrazza, S.J., Pietro Agnello, Andrea Carisi, Giuseppe Castellano, Lea Cumbo.
Nel mese di giugno il giornale affida la prima pagina a Gigi Restivo che scrive sull’ente Provincia “che perde potere”. All’interno la consueta terza pagina con un racconto di Mario La Cava – tra gli amici più cari dello scrittore di Racalmuto – illustrato da Bruno Caruso. Anche questo numero porta un articolo di Leonardo Sciascia dal titolo “Fotografi veri”, dedicato alla mostra organizzata dalla locale Pro loco, in quegli anni molto attiva, su “Regalpetra in bianco e nero” di Giuseppe Leone, Melo Minnella, Mario Pecoraino, Ferdinando Scianna ed Enzo Sellerio.
La prima pagina del numero di ottobre ancora dedicata ai lavori di restauro del teatro comunale. Si parla pure, nell’articolo di Giancarlo Macaluso, del recupero del sipario storico dei Vespri siciliani. Tra gli articoli una lettera aperta di Aldo Scimè sulla donazione della professoressa Elettra Messana: “Non si faccia più scempio di quella casa”. In terza pagina un nuovo spazio dedicato a scrittori e autori del territorio. Mario Gaziano scrive “La festa di Nardo” inaugurando così la rubrica “Scrittori della nostra terra”.
Il 1985 si chiude con il numero di dicembre. In apertura l’intervista di Gaetano Restivo al nuovo sindaco di Racalmuto Calogero Sardo e un fondo di Antonio Cimino dal titolo “Del ’68 nemmeno l’ombra“. Altri articoli all’interno del giornale sono di Giuseppe Troisi, Giuseppe Soccio, Gigi Restivo, Egidio Terrana. In terza pagina il racconto di Alfonso Di Giovanna “Mietitura a Cammauda”.
1986. A gennaio il primo numero del nuovo anno. Si torna a parlare di metano: Racalmuto e Grotte vengono inseriti tra i comuni metanizzabili. In prima anche la notizia del premio “Bagutta” a Sciascia per il libro “Cronachette”. In fondo pagina una lettera del vice sindaco di Grotte Caltagirone sulla situazione dei residenti grottesi nel quartiere Fico-Fontanelle e Confine di Racalmuto. A pagina tre il racconto “Baravà” di Salvatore Bellavia. Altri articoli in questo numero sono formati da Gaetano Restivo, Lillo Giangreco, Salvatore Restivo, Antonio Cimino. Pubblicate anche le poesie vincitrici della quarta edizione del Premio di poesia dialettale “Castelluccio” (Mario Tornello, Clelia Lombardo, Filippo Tornambè, Alberto Lo Verde, Rino Giacone, Maria Sciavanello).
Nel numero di aprile Gaetano Savatteri si occupa della nuova Comunità incontro di Don Pierino Gelmini a Racalmuto, la prima in provincia di Agrigento: “Una speranza per tanti ragazzi” è il titolo. Un articolo contro le polemiche sulla scelta di aprire in paese un centro di recupero per ex tossico dipendenti. All’interno articoli di Giovanni Salvo, Piero Carbone, Giancarlo Macaluso, Antonio Baldanza. Nella consueta terza pagina uno scritto di Navarro della Miraglia dal titolo “Filosofia coniugale”. Con questo racconto dello scrittore di Sambuca di Sicilia il giornale inizia un breve ciclo di racconti dedicato a tre grandi scrittori dell’agrigentino – Navarro, Attilio Barbieri e Alessio Di Giovanni – riproposti alla critica nazionale dall’attenta ricerca di Sciascia. Il paginone, curato da Egidio Terrana, è dedicato alle stazioni della via Crucis nel calvario di Grotte.
Due articoli aprono la prima pagina del numero di agosto. “Sciascia cittadino onorario di Grotte”, di Gaetano Savatteri ,e “Amministrazione verso la crisi”, di Gigi Restivo. In fondo pagina una foto di Pietro Tulumello del sindaco di Hamilton – la città canadese dove vivono migliaia di Racalmutesi – Bob Morrow in visita a Racalmuto per la cerimonia di gemellaggio tra le due città raccontata da Gaetano Restivo. In terza pagina Antonio Cimino scrive del libro “L’uomo invaso” di Gesualdo Bufalino premiato a Grotte alla seconda edizione del premio “Racalmare”. All’interno un’intervista a Enzo Biagi di Giuseppe Troisi, l’intervento di Leonardo Sciascia al convegno sulla Giustizia svoltosi poco tempo prima a Racalmuto, la cronaca di Pietro Amato sulla mostra di incisioni di Domenico Faro a Racalmuto.
L’ultimo numero dell’86 è stampato a novembre. In prima pagina un articolo di Gaetano Restivo dedicato all’abbandono del Castello Chiaramontano. Titolo: “Basta con il degrado”. Rilevante le pagine 4 e 5 dedicate a Pirandello cinquant’anni dopo la scomparsa, con un articolo di Mario Gaziano. A pagina 7 l’incontro, raccontato da Giuseppe Troisi, tra Sciascia e Severino Gazzelloni, avvenuto alla Noce dopo il concerto del grande musicista nella piazza di Racalmuto: “Il pubblico di Racalmuto – chiede Sciascia – come si è comportato stasera?”. “Se tu fossi stato lì – risponde il maestro – Ho parlato di te, ho detto che facevo il programma tutto di seguito perché poi venivo a salutare te: Ti hanno fatto un grande applauso! Un pubblico meraviglioso che gremiva tutto il corso…”.